LE COMPETIZIONI DI LUNGA DISTANZA E L’ADATTAMENTO DEI TESSUTI CORPOREI: COME CONCILIARE I DUE ASPETTI?

La stagione podistica è alle porte ed è già ora di pensare alla preparazione fisica in vista delle competizioni estive. Chi si pone come obiettivo competizioni di lunga distanza (oltre 25km) deve effettuare lunghe sessioni di allenamento per preparare al meglio il corpo; i top runner possono effettuare allenamenti quotidiani anche di tre o quattro ore di corsa senza incorrere in problematiche da sovraccarico, ma noi comuni mortali possiamo fare altrettanto? Non sempre, soprattutto se ci siamo avvicinati alla corsa da poco tempo.

Per chi ha iniziato da poco a correre la prima regola da rispettare per prevenire problematiche muscolo-scheletriche è aumentare con GRADUALITA’ la distanza delle competizioni e quindi degli allenamenti. Ciò non vuol dire gareggiare in competizioni da 5km a marzo, da 10km in aprile, da 25km a maggio e per finire con un ultra trail da 70km a luglio… ma significa incrementare ANNO DOPO ANNO i chilometri delle competizioni.

Esagerato? Si, se pensiamo ai programmi che consentono di preparare una maratona in tre mesi, no se pensiamo ai tempi di ADATTAMENTO al carico dei nostri TESSUTI CORPOREI.

Il tessuto MUSCOLARE è il più veloce ad adattarsi, dopo sole 3 settimane di allenamento costante inizia già a modificare la propria struttura per essere maggiormente preparato al carico a cui noi lo sottoponiamo. Il tessuto OSSEO si adatta dopo 1 anno, mentre TENDINI e LEGAMENTI dopo 1-2 anni, il tessuto CARTILAGINEO è il più lento, si adatta addirittura dopo 3 anni. I tempi di adattamento ovviamente variano da persona a persona, però è importante capire che per alcuni tessuti sono nell’ordine di settimane, per altri nell’ordine di molti mesi o addirittura anni.

Questo significa che non dobbiamo farci ingannare dallo sviluppo veloce ed evidente della muscolatura, non ugualmente veloce è quello delle altre strutture del corpo che sono anche le più lente nella guarigione dopo lesioni da sovraccarico e lesioni acute, in quanto meno vascolarizzate rispetto al tessuto muscolare.

È opportuno quindi partecipare inizialmente a competizioni di breve durata (6-7km) ed aumentare gradualmente la distanza anno dopo anno, altrimenti si rischia di sovraccaricare eccessivamente i tessuti e dover comunque rimanere a riposo per garantirne la guarigione.

Nel prossimo articolo analizzeremo altri importanti aspetti da rispettare nella preparazione delle competizioni podistiche di lunga distanza al fine di prevenire le problematiche neuro-muscolo-scheletriche.